PANSÖTI VELOCI 😋🍽
Gennaio ci aveva illusi, con quel tepore primaverile, ma tant'è presto sarà Pasqua, e, nonostante il freddo, si va in cerca di erbe per fare i Pansöti, immancabili sul tavolo della festa.
I Pansöti, per chi avesse la sfortuna di non averli mai assaggiati, sono una pasta ripiena classica genovese.
Il loro ripieno morbido e delicato, senza carne, al profumo di "persa" (qui>>>) e la pasta povera di uova, li differenzia da altre paste ripiene di verdura che si possono incontrare in giro per l'Italia.
La tradizione vorrebbe i Pansöti tagliati a triangolo ed eventualmente chiusi con un pizzico le due punte del lato lungo, o anche a mezzaluna.
Questo invece è un sistema relativamente moderno e veloce.
Per me utile, perché ne faccio sempre una certa quantità che poi tengo pronta in freezer per ogni evenienza.
L'importante è che abbiano la "pansa" cioè la pancia, un bel "panciotto" che è quello che dà loro il nome e li distingue dai ravioli.
Per un buon ripieno è necessario il Prebuggiun (qui>>>); altre soluzioni tipo bietole o spinaci non portano al risultato ottimale.
Raccolto, pulito e bollito il Prebuggiun, mentre raffredda

preparo la pasta. A mano o nella planetaria mescolo in parti uguali farina 00 e semola

aggiungo uno/ due uova intere per circa 6-700 gr. di totale delle farine, sale, vino bianco e acqua, e lavoro fino ad ottenere un impasto morbido, che metto a riposare.
In questo caso le uova mi servono per mantenere una certa elasticità alla pasta, dato che li preparo prima e li metto in congelatore.
Altrimenti per consumarli subito si può anche non mettere le uova nell'impasto.

Preparo il ripieno.
Per abitudine, passo le erbe bollite e spremute nel mio fedele tritacarne elettrico con il disco dai fori grandi, ma posso anche tritarle a coltello, non nel robot perché troppo fino non mi piace.
