dello Stirare
Fra i panni da stirarsi bisogna distinguere la roba andante e la roba fina.
Quella innanzi di stirarla, s’inumidisce semplicemente con l’acqua; alla seconda invece si dà l’amido.
E una cosa e l’ altra si suol fare sempre la sera innanzi al giorno fissato per stirare.
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L’amido si usa sfarlo che non sia né troppo allungato né troppo denso ma giusto.
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Alla roba fina di molto si suol dare l’amido cotto, che si ottiene sfacendo prima l’amido in poca acqua fredda; e preparatolo si versa nell’acqua bollente avvertendo di mestarlo perché non s’attacchi al pentolino: si lascia bollire da tre a quattro minuti, indi si leva dal fuoco e si cola con un cencio.
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Raffreddato che sia s’inamida la roba fina, si lascia asciugare, poi la si ribagna e poi che si sia prosciugata alquanto, ravvolta in un lenzuolo si stira.
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E’ sempre meglio inamidar la roba dalla parte rovescia.
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Ottima usanza è pur quella di stirare pel verso dell’orditura dalla parte diritta, se è roba bianca; dall’opposta se è di colore….
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Rispetto ai ferri da stirare si dee prima avvertire, di non accendere e di non tenere mai il fornelletto del carbone a porte e finestre chiuse, ma o si tenga fuori o almeno sotto il camino, stando l’uscio o la finestra aperta.
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Inoltre convien badare che i ferri non siano mai né troppo caldi, chè abbronzano o strinano facilmente la roba; né poco caldi, chè la insudiciano.
Onde convien star sull’avviso e acquistar pratica di ciò.
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Per pulire i ferri si suole adoperare la cera; tuttavia si può altresì adoperare la polvere di carbone, su cui fregansi i medesimi, e passatili poscia sopra una carta unta d’olio e ripuliti si potrà stirare senza timore che alleghino.
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Norma importantissima per il buon governo della biancheria si è riporre sempre ogni cosa al suo posto; senza di ciò è inevitabile un arruffio nelle càntere, nei bauli…..
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da “Libro per le scuole femminili delle campagne” Stamperia Reale di Torino 1879




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