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Il Blog di Lella Canepa

BACI ... a tutti




Questi, a quanto pare, gli unici baci che ci possiamo scambiare quest'anno e allora facciamone scorta.

Spero che nessun esperto in pasticceria legga mai quanto segue, ma tant'è questo è il metodo usato qui, dove sono di tradizione, e dove nelle case si mangiano i migliori baci di dama del mondo, per fare questi deliziosi dolcetti e pure io mi sono dovuta ricredere.


Il foglietto con la ricetta, compagno di quello dei Gobeletti (qui>>>) è in casa da 50 anni e più.

Ho spesso provato a farla con il risultato che dopo aver preparato tutte bene le palline, nel forno si scioglievano fino a fare un'unica dolce lastra al sapore di bacio di dama.

Poi un giorno ho chiesto ad un'amica di vedere tutti i passaggi del procedimento, non descritti nel foglietto.

Orrore! qui le nocciole vengono passate a mano, in un tritacarne di quelli antichi più e più volte fino a far uscire tutto l'olio e avere così una massa molle molle.

Non credevo ai miei occhi.

Ho dovuto fidarmi, anche perché gustavo i loro baci da anni e anni, in assoluto i migliori mai mangiati, nemmeno paragonabili a quelli comperati.


Da quel momento i miei baci sono venuti perfetti.

Ora, pur non riuscendo ad avere un risultato come ho visto fare, trito le nocciole, sgusciate, appena tostate nel forno, private della pellicina nel mixer, senza zucchero, più e più volte finché non si impastano nel loro olio, formando una pasta, e che questo resti un segreto fra noi, non confessatelo mai, soprattutto a un pasticcere che vi insegnerà sempre come lo sbaglio più grande sia far fare l'olio alle nocciole.

Non ho spiegazioni e visto che i baci vengono buonissimi non mi faccio domande.

In una ciotola aggiungo alla pasta di nocciole ottenuta, zucchero, burro non troppo morbido, farina, fino ad avere un impasto liscio.

Formo i filoncini e taglio della misura che voglio per avere poi girando fra il palmo delle mani e la punta delle dita, le palline da mettere sistemate su carta forno nella teglia.

Cuocio a 170° a forno statico per una ventina di minuti, sorvegliando che prendano appena appena colore. Lascio raffreddare prima di unirli a due a due con poco cioccolato fondente, sciolto a bagnomaria (se volete sapere chi era la Maria del bagno qui>>>).

Preferisco fare il piatto dei dolcetti delle feste con più varietà, ma negli anni ho ridotto le quantità, quindi divido la dose sopra in quattro, ieri sera ho impastato:

150 gr. di nocciole

200 gr. di farina 00

100 gr. di burro

100 gr. di zucchero

Con questa dose ho ricavato più di 100 palline per un totale di 50 baci una volta uniti con il cioccolato.

Nelle foto sotto i passaggi




Metto queste foto sotto, recuperate, vecchie e sgranate, del giorno che ho imparato a farli, tanti anni fa, a sinistra le nocciole finito di passarle nel tritacarne, a prima vista non mi riusciva di capire nemmeno cosa fosse quella poltiglia e non volevo credere fossero le nocciole passate.

Pur se la foto è vecchia si intuisce quanto siano molli.

A destra, foto di parte dell'enorme quantità di baci, che era capace di sfornare la cara Angela in un pomeriggio, con l'aiuto della cognata, figlia e nipote.

Ricordi indelebili di felici pomeriggi fra donne antiche di campagna.




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