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Il Blog di Lella Canepa

IL FARINELLO

pianta di Farinello
pianta di Farinello

Ho esitato tanto prima di scrivere del Farinello, un po' perché non è fra quelle di tradizione di queste zone, non è una pianta del >>>Prebuggiun, anzi sono guardata in malo modo quando cerco di spiegare che è buona e si mangia.

È un'altra tra le più infestanti dei nostri orti, abbandonata per i considerati meglio spinaci e poi riscoperta in questi ultimi anni.

E sì che il Farinello è una delle erbe mangiate da più tempo dall'uomo, con ritrovamenti certi sia in Europa che nelle Americhe, risalenti alla preistoria.

Cosa abbia portato ad abbandonarlo per preferirgli gli spinaci non lo capirò mai.

Carte alla mano, cioè studi scientifici, in calce uno di questi*, dimostrano come il farinello per molti aspetti gli sia superiore in contenuti, ha tre volte il calcio e il magnesio degli spinaci, più rame, più manganese, vitamine, lasciando allo spinacio solo il maggior contenuto di vitamina K.

Per quanto riguarda gli ossalati sono presenti allo stesso modo in bietole e spinaci e spesso se ne dimentica, con la differenza che in una vedura selvatica possono variare per la differenza dei nutrienti e dell'acqua ricevuta, e comunque si perdono molto con la bollitura.

Si può leggere nello studio riportato delle proprietà riconosciute come altielmentico, antimicrobico, antifungino, anti prurito, antidolorifico, anche per uso esterno, e molto altro.

Probabilmente la diffusione dello spinacio per la coltivazione in larga scala è data da diversi fattori, per esempio la coltivazione per la vendita di una novità, infatti arrivato con gli arabi nel. medioevo ebbe scarsa rilevanza nelle cucine europee popolari proprio perché lo si doveva comperare, fino a quando il poterselo permettere ne faceva una questione di stato sociale, un po come è successo per il prebuggiun dove il mangiare erbe spontanee è nel XIX secolo diventato sinonimo di povertà.

La circolazione poi del personaggio di Braccio di Ferro, nato nel 1929 dalla fantasia di E. C. Segar per convincere il figlio a mangiare verdura, e mostra come diventi forte mangiando spinaci da una scatoletta, con l'erronea convinzione che siano ricchissimi di ferro, ha fatto il resto.

Ne contengono ma non così tanto, il tarassaco ne contiene di più, e per giunta il tipo di ferro che si prende dalle verdure non è facilmente assimilabile come quello animale.



Il sapore è infinitamente più delicato, anche il profumo cuocendo è meno aggressivo degli spinaci.

Soprattutto il farinello è gratis, senza tema di non trovarlo o di contribuire a una possibile estinzione.

Una pianta può arrivare ad avere 20000 semi, anche essi usati in alimentazione da sempre.

Si trova ovunque, specie nei terreni lavorati insieme all'altro così odiato e così buono Amaranto>>>

e soprattutto si trova in estate quando le altre erbe non ci sono.

Può essere alto due metri, anche se sono le foglie giovani le più buone.


Farinello e Amaranto insieme nel mio non-orto
Farinello e Amaranto insieme nel mio non-orto

Arriva a 1500 metri per lasciare poi campo al parente stretto, il Buon Enrico, conosciuto come orapo o spinacio di montagna.

Il nome scientifico Chenopodium di entrambi si riferisce alla forma delle foglie che potrebbe ricordare quella del piede di oca.

Chenopodium album il Farinello, perché come si vede nel video sotto, le cime e il sotto delle foglie sono biancastre per la presenza di una specie di farina bianca che si stacca strofinando con le dita, il che contribuisce al riconoscimento.


Chenopodium bonus henricus, adesso Blitum bonu-henricus l'altro, del quale non ho foto mie, perché pur essendo riuscita a coltivarlo per tanti anni, ora con il clima così caldo ci si ritrova piante diverse e i miei 800mt. sono come clima sempre più somiglianti alla riviera.

Entrambi possono essere consumati crudi salvaguardando la quantità non indifferente di vitamine, specie la C, ricordandosi di non abusarne per i famosi ossalati.

Per il resto le foglie, le cime, cotte in acqua bollente qualche minuto, servono poi come tutte le verdure bollite, torte, ripieni, ecc.


foto di Actaplantarum
foto di Actaplantarum

Il fusto è costoluto, meno quello del Buon Enrico, con possibili striature rosse, il verde delle foglie chiaro, delicato, sempre con la pagina inferiore chiara.

I fiori verdi, riuniti in spighe, che conteranno poi i semini piccoli e neri.



Si racconta che Enrico IV di Navarra, grande appassionato di agricoltura e di botanica, permettesse al popolo, durante un periodo di carestia, la raccolta di queste erbe nel parco reale e che Linneo gliela dedicò quando lo eresse a protettore dei botanici.

Ma è anche vero che nell'antichità le piante utili e buone, che nascevano nei pressi delle case, venivano chiamate Haimirich, da haim, casa, e rich, re, tradotto poi come Enrico e quindi re della casa.

Com'è o come non è ieri sera ho servito ai miei ospiti una classica Torta di verdure alla ligure>>> confezionata però con farinello, amaranto e ortiche e buona che era.






















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Lella

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


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