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Il Blog di Lella Canepa

C'ERA UNA VOLTA... ♥️



 il B&b C'era una volta di Sara Diana
il B&b C'era una volta di Sara Diana

La gente si aggrappa all'abitudine, come ad uno scoglio,

quando invece dovrebbe staccarsi e tuffarsi in mare.

E vivere.

Charles Bukowski


C'era una volta e per fortuna c'è ancora...

Non potevo dopo la bella esperienza in questo B&b non scrivere di Sara e di come la Val d'Aveto mi ha accolta e come è diventato un altro luogo del cuore.

Qualche mese fa Sara mi ha contattato per capire cosa dalle sue parti, siamo quasi a 1000mt, si poteva raccogliere e usare delle erbe del Prebuggiun >>>o comunque di selvatico commestibile.

Non conoscevo Sara e non sapevo niente di lei e di cosa avremmo potuto fare assieme, ci siamo sentite e mi ha raccontato un po' della sua storia; un passato recente da infermiera, la passione per la natura e per le montagne della Val d'Aveto che frequenta fin da bambina, il sogno di aprire un b&b che parli delle cose di una volta.

Avrei potuto dirle no, nella tradizione avetana non c'è proprio il prebuggiun, o meglio c'è come in tutte le tradizioni contadine di usare quel che si trova, ma certamente non tutte le erbe della riviera, quelle classiche, che presento solitamente io.

Invece, per la serie se vuoi cose mai avute devi fare cose mai fatte, decido di scoprire cosa si può fare in questa valle a pochi km dalla mia, proprio perché vicina, dici sempre ci vado domani e passano 50 anni senza metterci piedi se non di passaggio.



La val d'Aveto si snoda lungo il torrente Aveto che va a sfociare nel Trebbia in provincia di Piacenza, è quindi a cavallo fra Liguria ed Emilia ed è la montagna della riviera Ligure con i suoi M.Bue, M.Penna, M. Maggiorasca le vette più alte dell'Appennino ligure, il posto dove a volte si può sciare a un'ora dal mare.

Una valle a vocazione turistica da sempre, come potrebbe essere diversamente con quei panorami e le molte possibilità che offre di passeggiate fra foreste demaniali, rocce e laghi di origine glaciale ed è a pochi km da casa mia, tanto che la gita sul M.Penna è una delle classiche che si fanno da queste parti.



Gli abitanti si sono da sempre dedicati anche alla produzione di carne e formaggi di mucche della razza cabannina, la famosa mucca "che parla genovese", razza rustica, animale con caratteristiche di agilità e frugalità adatte al territorio, che ha resistito all'estinzione per la testardaggine di pochi allevatori che non hanno ceduto ai richiami di razze più produttive.



prato di Tarassaco
prato di Tarassaco

Ci siamo intese subito con Sara, come poteva essere diversamente con una persona così attiva e ricca di idee?

In poche ore, scoperto insieme che se di erbe si parlava certamente dal tarassaco si cominciava, visti i prati gialli che mi hanno accolto, mi porta a conoscere a pochi km più in basso, Manuela Casaleggi di qui>>>Terra di Casaleggi Prodotteria dove i prodotti di mucca cabannina sono esaltati dalla lavorazione delle sapienti mani di questi giovani che partendo dal proprio allevamento te li portano poi nel piatto direttamente lì in macelleria.

Salumi e una tartare che non ce n'è, e poiché, se non si fa rete fra giovani del territorio non c'è storia, Manuela ci offre anche i formaggi della valle, una zola di capra dell'azienda Sutta ae Rocche, più a valle, due giovani che hanno una sessantina più o meno di capre che vivono felici "sulle rocche" appunto


e la prescinsoua di Raffaella Alborghetti dell'az. agricola Mooretti di Rezzoaglio, che con le sue 25 mucche fa la più buona che abbia mai assaggiato

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A me quella tradizionale non piace molto... ma questa... una bontà e anche altri formaggi più o meno stagionati con il gusto di una volta davvero.

In pochi minuti assaggiate tutte queste delizie servite con un pesto di aglio orsino...

Aglio orsino? quello che non sono mai riuscita a trovare dalle mie parti? e in due minuti mi trovo in un prato circondata come da tempo speravo di trovarmi


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Tornate a casa decidiamo che chi di tarassaco ferisce di tarassaco perisce... e facciamo insalata di tarassaco, capperi di tarassaco, miele finto di tarassaco, bevanda ai fiori di tarassaco e chi ne ha...

Inutile rimarcare che il B&b resta una location perfetta per i miei eventi e se non si potrà trovare proprio tutte le erbe del prebuggiun c'è molto ma molto altro da parlare e da vedere e da scoprire cosa farne assieme.

Intanto facciamo una torta di bietole cruda che nemmeno il tempo di cuocerle abbiamo trovato... e con grande soddisfazione degli ospiti di quel fine settimana che riprovano a farla e contenti di esserci riusciti.


le torte di verdura fatte dai partecipanti all'esperienza presso il b&b
le torte di verdura fatte dai partecipanti all'esperienza presso il b&b

Non finisce qui, dovevo andare via, quando mi viene in mente di contattare Mattia Pecis, executive chef di Cracco Portofino, perché davvero non potevo lasciare solo per me tutto questo e perché da tempo lui voleva portare i suoi ragazzi a conoscere e raccogliere l'aglio orsino e i boccioli di tarassaco e dove se non qui?

Mattia si approccia al suo lavoro sempre con la conoscenza pratica e fare uno stage da lui significa anche toccare con mano come e dove si fa.



La mia vacanza si prolunga con la giornata trascorsa con loro e a me fanno davvero bene queste immersioni così ricche di esperienze e di gioventù intorno.

Ritornerò più spesso in valle, un po' come quando attraversi la strada per andare a bere il caffè dalla vicina, perché di idee Sara e io ne abbiamo a bizzeffe e chi ci ferma... e nel frattempo ho trovato altre erbe che cercavo e per natura propria vivono bene solo qui.

In progetto qualcosa con l'aglio orsino, un incontro per riconoscerlo sicuramente, e chissà poi... cosa ci verrà in mente a due come noi, con tutto quello che c'è da fare e da vedere in Val d'Aveto.


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Qualche foto del b&b


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le colazioni al B&b con i prodotti della valle, oltre a quelli descritti sopra c'è da sbizzarrirsi fra le varie aziende produttrici di formaggi, miele e altro.

La stessa Sara ha le api e produce un miele proprio.


Per prenotare da Sara:

B&B C'ERA UNA VOLTA VILLAGGIO AL PINO SANTO STEFANO D'AVETO

SARA 348 618 9707


Qui sotto alcune immagini dei dintorni, ma sono talmente tante che non riesco davvero a metterle tutte


Il Castello Malasapina-Fieschi nel centro di Santo Stefano d'Aveto

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Gli impianti fino a Prato della Cipolla mt.1600 - fino al Monte Bue 1780

Vicinissime al B&B le Sequoie di Allegrezze inserite negli alberi monumentali d'Italia, un'emozione vederle e abbracciarle:

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La foresta demaniale del Monte Penna e le escursioni su tutti i monti attorno, chi non è andato almeno una volta alla Madonnina?

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foto di A.Andreatta - cima del Monte Penna, 1735mt. -

Madonna di San Marco protettrice delle Valli Taro e Ceno - statua in bronzo di 8 quintali - https://www.esvaso.it/1306/la-madonna-sul-penna-una-bella-storia/


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foto di A.Andreatta - foresta del Monte Penna -



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la pietra Borghese, ai margini di Pratomollo,

affioramento di peridotiti lherzolitiche, fortemente magnetica

I laghi da quelli artificiali della diga di Giacopiane a quelli glaciali lago delle Lame, lago degli Abeti ecc.

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foto di A.Andreatta - lago di Giacopiane

foto di A.Andreatta - lago delle Asperelle
foto di A.Andreatta - lago delle Asperelle
foto di A.Andreatta - Lago delle Lame
foto di A.Andreatta - Lago delle Lame
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per un refrigerio estivo sulle sponde dell'Aveto

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più in basso, prima di entrare in Val d'Aveto, l'Abbazia di Borzone, VIIsec.

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nei pressi dell'Abbazia il misterioso volto megalitico -foto di Davide Papalini - Opera propria, CC BY-SA 3.0,


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Si travalica attraverso il passo del Tomarlo, strada ambita dai centauri, per arrivare in meno di un'ora a Bedonia, Compiano e Borgotaro, ecc. ,


foto di Antonio Andreatta
foto di Antonio Andreatta

L'Aveto si getta nel Trebbia e seguendone il percorso si arriva alla Val Trebbia verso l'interessante borgo di Bobbio, con il suo ponte gobbo detto del diavolo













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Lella

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


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