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Il Blog di Lella Canepa

Immagine del redattorelellacanepa

LA PIMPINELLA,🌿 buona e bella


“L'insalàtta no l' è bónn-a e nun l' è bèlla

se no gh'è a Pimpinella

e co-a Pimpirinella

a va condîa da ’na fìggia bèlla

ca l’agge pöco sentiménto

ma tànto condiménto”

La Pimpinella o Pimpirinella è la seconda delle erbe del Mio Prebuggiun che voglio presentarvi.

Come dicevo in un altro post (vedi qui>>>) presto si comincerà ad andare per erbe, visto l'inverno mite che abbiamo avuto quest'anno e vi aspetto agli incontri di Erbando dove è possibile riconoscere le erbe dal vero.

Questa è una delle più facilmente riconoscibili, non solo per le foglie particolari, piccoline, ovali e seghettate come un pizzetto, che potrebbero somigliare ad altre ma soprattutto per l'odore che emano se stropicciate fra le dita, un forte odore di cetriolo con infine un retro di mallo di noce.

Alcuni sentono solo l'odore di noce tanto che è chiamata anche erba noce



Il suo nome scientifico è Poterium sanguisorba, una volta Sanguisorba minor, forse per il colore rosso dei suoi fiori che nell'antichità veniva legato al sangue. In effetti la tradizione popolare le dà proprietà antiemorragiche; pare che infilata nel naso fermi l'epistassi.



A me interessano le sue qualità in cucina, infatti Pimpinella deriva da "pepe" e il suo compito nel misto di erbe che è il Prebuggiun, è quello di insaporire, accendere il gusto delle altre erbe.

Non si può fare una mescolanza senza la Pimpinella, dosata giusta, senza eccedere nella quantità, esattamente come si fa con il pepe.

E' necessario mettere a bollire, insieme alle altre, la piantina intera con la rosetta basale, e dopo occorre togliere gli steli che nella cottura induriscono e sono spiacevoli da masticare.

E lo stesso si può dire cruda nell'insalata, insaporisce piacevolmente.

... mangio teco radicchio e pimpinella. diceva infatti il Pascoli...

Sempre da cruda, tritata fine si possono fare burri per tartine o mescolata a yogurt greco, olio, aglio e limone per fare un ottimo tzatziki, tutto l'anno, anche quando i cetrioli non ci sono.



Un ultimo simpatico segreto, un bicchiere di vino bianco secco tenuto in frigo per due ore, con dentro un rametto di Pimpinella acquista un gusto particolare e costituisce un ottimo aperitivo estivo.



Per una curiosa coincidenza a un'altra pianta dalle caratteristiche completamente diverse, ma pure con usi di cucina, venne dato il nome scientifico " Pimpinella Anisum", praticamente l'anice vera.

Non può essere confusa con la Pimpinella del Prebuggiun perchè completamente diversa nel portamento, nelle foglie, nel fiore, ma qualora accadesse non ci sarebbe che una differenza nel sapore della pietanza.

Per mia scelta, essendo un'ombrellifera, parente e somigliante con il prezzemolo, ma anche con la cicuta, non la cerco e non ambisco trovarla.

Ecco un disegno della Pimpinella Anisum.



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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>

 

Tutti gli usi alimurgici o farmaceutici indicati sono a mero scopo informativo, frutto di esperienza personale, declino ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

 

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