IL CUCCO
Quando canta il Cucco v'è da far per tutto;
o cantare o non cantare, per tutto c'è da fare
Sembra essere nel mio cuore da sempre, invece è solo poco più di un anno che conosco il Cucco con Sara e Fabio.
Il luogo è a circa 490mt di altezza, nel Parco delle Capanne di Marcarolo, a una manciata di chilometri da Ovada, una cascina che è lì dal 1500, uno di quei posti dell’Appennino votati alla pura sussistenza, qualche animale, l’orto, legna, un campo di mais, uno di patate, così, come era una volta.
Riparata a sud come si usa qui per via del Marino, il vento che infilandosi tra le gole arriva dal mare e rovinerebbe le colture, è illuminata dal sole tutto il giorno.
Fame forse mai, lavoro tanto, intorno il nulla a forma di montagna, alberi, verde e il canto del Cuculo incessante.
Il Gorzente scende vicino a formare i Laghi della Lavagnina e altri laghetti intorno.
Laghetto nei pressi della Cascina
foto di Antonio Andreatta
Il precedente proprietario nel tempo l’aveva trasformata in una trattoria per i cacciatori di passaggio.
Tutto a piedi, anche oggi, perché la Cascina pur essendo a una ventina di minuti dal casello di Ovada, è raggiungibile, nell’ultimo tratto di qualche km, solo così o tramite strade sterrate che consentono il passaggio di veri fuoristrada.
Ma quando arrivi è un nido accogliente.
Non funziona il cellulare, niente televisione, internet questo sconosciuto, l’unica connessione è con la natura.
Negli ultimi anni si è intensificato il desiderio di aria aperta, e il luogo è meta di escursionisti che a piedi, a cavallo, o altri mezzi battono i tanti sentieri naturalistici all’interno del Parco per raggiungere i Laghi, fare Birdwatching o semplicemente respirare una natura incontaminata.
Quando si ama veramente, niente è impossibile
Da Genova, Sara e Fabio, una vita insieme, volevano davvero qualcosa di diverso e qui hanno trovato quello che cercavano.
Con il lavoro tutto delle loro braccia hanno e stanno ancora ristrutturando gli edifici, mantenendo il più possibile intatti i manufatti originali, creato una piccola azienda agricola con qualche animale, galline e capre, tre cani pastori, un orto, e i prodotti ricavati sono utilizzati per il punto di ristoro del loro circolo.
Con la tessera di appartenenza si può partecipare agli eventi, organizzare pranzi e cene, approfittare dell’area tende, un barbecue, e in seguito sarà a disposizione qualche camera.
I tavoli fuori nella bella stagione e intorno prato.
Sara e Fabio mirano, oltre che all’auto produzione, all’impatto ambientale zero, quindi nessun detersivo chimico, pannelli fotovoltaici, impianto di fito depurazione, dry toilet, compost toilet.
Il cibo proposto viene dall’orto o dagli animali della Small Farm, o dai vicini (non troppo vicini) che producono miele, formaggi, farine di grani coltivati in zona, meno di km0.
Le ricette si intersecano fra cucina ligure italiana e piatti di tutto il mondo conosciuti da Sara e Fabio nei loro viaggi, così tra pansoti e corzetti con le noci, si trovano idli e Ćevapčićio, ragù di lenticchie o burger di fassona.
Vini… siamo a Ovada non devo aggiungere altro, anche la birra artigianale è locale.
Niente televisione, ma tanti libri a disposizione degli ospiti
Brigadoon, Brigadoon,
Blooming under sable skies.
Brigadoon, Brigadoon,
There my heart forever lies.
Let the world grow cold around us,
Let the heavens cry above!
Brigadoon, Brigadoon,
In thy valley, there'll be love!
Ma il Cucco non è solo luogo di passaggio, vale la pena venirci apposta.
Il mio rapporto con Sara e Fabio e il Cucco è partito dal loro desiderio di conoscere le erbe selvatiche intorno alla cascina per usarle in cucina.
Sono arrivata in un giorno nebbioso di Aprile e l’impressione è stata di aver trovato il mio Brigadoon, il posto magico, fermo nel tempo, che appare ogni 100 anni per un giorno solo e fortunati coloro che lo scoprono.
Superato il primo smarrimento da mancanza di internet, cellulare ecc., la magia del luogo, il canto costante del cuculo, il sorriso accogliente di Sara, l’entusiasmo di Fabio mi hanno conquistata.
E così è un anno che arrivo, parto, arrivo, parto, con la scusa delle erbe da riconoscere, i pansoti da fare, provare la ricetta di qualcosa, basta stare un po’ qui in cucina con Fabio, a chiacchierare