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Il Blog di Lella Canepa

ALL' ORTICA ... 🌱🌱🌱


“... Finché nel seno tuo fuggito Riposo e decotti di ortica Mi hanno guarito..."

(Catullo)

Per parlare a sufficienza dell'ortica non servirebbe un post ma un blog intero dedicato a lei.

Eppure abbiamo dimenticato tutti i benefici che si possono trarre da questa pianta e ci rammentiamo solo dell'unica cosa negativa: che punge...

Ha talmente tante proprietà e usi che se ce ne ricordassimo non dovremmo coltivare altro e invece la estirpiamo...

Usiamo frasi dispregiative nei suoi confronti come "gettati alle ortiche" per dire buttati via in malo modo e da non riprendere, "punge come un'ortica" per chi ha la lingua tagliente, proverbi per fannulloni "A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche"... ma magari fosse... e avercene di ortiche.

Chiamata un tempo "oro verde", citata da poeti e scrittori...


... barbara regina, irta tra i suoi aculei scintilla, di verde insostenibile, guerriera... M.L.Spaziani.

Intanto, l'Urtica dioica L.,e la parente l'Urtica urens (meno pungente) è pianta utilissima per il terreno, cresce solo in terreni ricchi, e a questi cede a sua volta elementi, che la rendono un buon fertilizzante.

La mia riserva personale di ortica

Tutti conosciamo il macerato di Ortica contro gli afidi, pochi sanno che può essere usato come concime naturale. Vediamo come si fa:

In un contenitore (mai di plastica) si mette 10 litri di acqua e un chilo di ortica fresca sminuzzata (senza la radice e prima che fiorisca). Tutto va lasciato, non completamente coperto, per favorire il ricambio di aria, per una o due settimane, a seconda della temperatura che ne favorisce la macerazione, insomma finché il liquido diventa nero. Va mescolato una volta al giorno, e non sarà cosa piacevole per l'odore, visto che macerare vuol dire marcire...

A questo punto il nostro fertilizzante e antiparassitario è pronto, basta aggiungere il 5-10% di aceto per fermare il processo.

Il prodotto ottenuto è molto ricco di azoto, potassio, calcio ed è importante per lo sviluppo delle piante da orto e da giardino.

Spruzzato, diluito in 10 parti di acqua, alla base per lo sviluppo delle radici, viene velocemente assorbito.

Anche le nuove piantine da trapiantare immerse prima in questo prodotto diluito attecchiranno con più facilità.

Per un antiparassitario più violento contro gli afidi, bastano 12 ore di macerazione e si può spruzzare puro, contro il ragnetto rosso 4 giorni e diluito a metà.

E non ho ancora detto niente.

Che l'Ortica è cugina della Canapa e come questa si può filare. Le divise di Napoleone e quelle tedesche della prima guerra mondiale erano di filato di Ortica.

E si possono tingere di verde i tessuti e filati naturali fatti bollire insieme a una certa quantità di Ortiche. Con la radice invece si ottiene un giallo leggero.

Per venire poi ai benefici che può portare al nostro corpo, dall'esterno come cura per i capelli grassi, aiuta la crescita, rinvigorisce, ed è un aiuto naturale contro la forfora. Basta l'infuso, una manciata di foglie in mezzo litro d'acqua, da spruzzare in testa dopo lo shampoo, magari con l'aggiunta di qualche cucchiaio di aceto di mele o di limone. O se si ha voglia di provare una tintura casalinga ottenuta con 10 grammi di foglie essiccate in 100 grammi di alcool buon gusto, allungato con 30 millilitri d'acqua. Dopo dieci giorni in un vaso di vetro scuro si filtra e si usano poche gocce in testa per massaggiare.

Per la pelle, sempre quella grassa, un bagno di vapore con l'infuso caldo, un suffumigio, con la testa coperta da un asciugamano sopra a un catino con una manciata di foglie.

Il succo fresco blocca le piccole emorragie, con un batuffolo di garza nel naso per l'epistassi.

La cura primaverile di infuso di Ortica è da fare tutti gli anni, tutti i giorni in questo periodo, prima che fiorisca, con le punte, meglio se raccolte di luna calante, bastano poche foglie , fresche o secche, in una tazza d'acqua calda, coperta per dieci minuti.

Ha proprietà depurative, antinfiammatorie e rimineralizzanti, aiuta a dimagrire, abbassa i livelli di zucchero nel sangue, è ricca di ferro, rinforza le unghie, se il gusto non piace si può aggiungere qualche foglia di menta.

Si può godere dei benefici del succo fresco mettendo un pugno di ortiche nell'estrattore insieme all'altra frutta.

Attenzione: le proprietà dell'Ortica sono davvero notevoli.

Le sue componenti sono talmente importanti che possono interagire con alcuni farmaci, se è vero che l'Ortica agisce sulla glicemia sarà quindi possibile che interagisca con gli antidiabetici, se è ricca di vitamina k con gli anticoaugulanti, e così via. Quindi un uso consapevole e nel caso di patologie importanti con il consiglio di un professionista.

Non solo agli umani, ma anche agli animali.

Da sempre nel mangime delle galline fresca o essiccata, nel fieno per aumentare la produzione di latte.

Conviene farne provvista anche essiccata. Raccolgo gli steli interi e appesi a mazzi li metto a seccare all'ombra.

Una volta secca, sfilata dallo stelo e passata con il mio meraviglioso passino, o con un setaccio o più violentemente nel moulinette


la aggiungo dove voglio, sia alla tisana o per esempio alla farina per le tagliatelle o per il pane, visto che c'è tutta una cultura culinaria legata all'uso delle ortiche.

E' molto buona al palato.

Oppure, sempre prima della fioritura, raccolgo e uso sbollentarne una grande quantità, qualche minuto finché non sono cotte, poi spremo e formo delle palline della misura di una pallina da tennis, che metto in congelatore. L'acqua di cottura, una volta raffreddata, è ottima per bagnare le piante, i fiori.

È da tener presente che l'Ortica, pianta molto tenera, non rende in cottura, e quindi bisogna ricordarsi che, una volta spremuta, quella che sembra una piccola quantità rappresenta un volume importante di materia fresca.

Taglierini di pasta fresca verde di Ortiche, gnocchi di Ortica, pane di Ortiche, minestra di Ortiche, frittata di Ortiche, risotto alle Ortiche.

Per la pasta fresca, come per gli gnocchi, o il pane, basta una di queste palline, oppure far cuocere un pugno di Ortiche fresche, spremere, tritarle finemente e unirle alla farina con le uova.

Una pallina è più che sufficiente per un risotto per tre-quattro persone.

Metto a soffriggere questa dose di Ortica con poca cipolla, tosto il riso in questo soffritto e porto a cottura con brodo vegetale ottenuto con il mio Dado fatto in casa (qui>>>).

Così come la minestra primaverile, anche solo patate, Ortiche e cipolla, o meglio porro, fatta cuocere quella mezz'ora, quaranta minuti prima di aggiungere la pasta, ottima con la Pasta Avvantaggiata tradizionale ligure (qui>>>)

Una buona spolverata di parmigiano e un giro di olio crudo ... e fu con la minestra di ortiche che mi accolse mia suocera al ritorno dal viaggio di nozze ... forse pensava che io nata cittadina ... so che davanti al mio entusiasmo restò sicuramente spiazzata.

Con la stessa dose, una pallina per due - tre uova, sbattute insieme a parmigiano e un' erbetta a piacere: maggiorana, timo, origano e formo una frittata sottile.

Inoltre è una delle erbe che non possono mancare nel misto del Prebuggiun(qui>>>)

E per finire nei paesi anglosassoni ancora si fa il vino di Ortica e la birra di Ortica


... prendendo un ramo da mille foglie della pianta da noi chiamata ortica,

e tenendolo con la mano sinistra sapremo vincere qualunque timore

e nemmeno la vista di un fantasma potrà spaventarci...

(Alberto Magno 1206-1280)

Non ho ancora scritto come fare a riconoscerla...

Sembra strano ma qualcuno che ha dei dubbi c'è, in effetti altre piante assomigliano nell'aspetto, nella forma delle foglie, nel colore.

Basta comunque toccarla per distinguerla da tutte le altre piante, il nome lo dice: Urtica dal latino "urere", bruciare.

Ha una parente stretta, il Lamium, che non punge, e pur essendo commestibile non è consigliabile per il contenuto in saponine.

Sembrano quasi identiche, e spesso sono assieme, ma a guardar bene nella foto sotto, non ci sono i peli urticanti, e il fiore è diverso

Ci sono comunque almeno due tipi di ortiche, che a me hanno insegnato essere maschio e femmina... una più tenera, dalle foglie più arrotondate, di un verde più chiaro, che punge meno e ha meno odore e un'altra dalle foglie più allungate più scura che punge di più e puzza.

Io cerco sempre questa di un bel verde brillante.

Un consiglio per raccoglierla pungendosi meno possibile, se seguite il verso della peluria, il peli non si spezzano e non esce il liquido urticante, che poi è solo un meccanismo di difesa della pianta.

E poi comunque se ci si punge anche un pochino, una volta si fustigavano con i rami di ortica per stimolare la circolazione sanguigna e curare i reumatismi, anzi era l'unica cosa che avevano quando sospettavano un attacco di cuore, buttare il sofferente nelle ortiche ...

A Milano esiste un quartiere chiamato l'Ortica proprio per la massiccia presenza di quest'ultima quando lì era ancora campagna bagnata dal Lambro.

Un' ultima curiosità, a Dorset, nel Regno Unito, si svolge tutti gli anni il Campionato Mondiale di Mangiatori di Ortiche, legato alla leggenda secondo la quale l'ortica non farebbe inacidire la birra.

Pare esista un sistema per non pungere l'interno della bocca e vince chi "mangia" più "metri" di ortica, misurando alla fine gli steli nudi rimasti ai partecipanti.

😱😳😮


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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>

 

Tutti gli usi alimurgici o farmaceutici indicati sono a mero scopo informativo, frutto di esperienza personale, declino ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

 

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